Intrappolata fra amore e dovere, una giovane donna si prende cura dei nonni malati, fino a perdere sé stessa. Fino a che punto il peso di una generazione può ricadere sulle spalle di un’altra generazione? Prima il testo – duro, estremo, poetico e spiazzante di Elvira Buonocore – e poi la messa in scena a opera di Progetto Nichel, per la regia di Pino Carbone, hanno vinto il prestigioso premio Network Drammaturgia Nuova.

Nilde Iotti è stata una delle politiche più importanti della storia del nostro Paese, arrivando a essere la prima donna eletta Presidente della Camera dei Deputati per quasi tredici anni (un record). Praticamente un’icona, praticamente una statua… Ed è proprio una statua di Nilde Iotti a risvegliarsi grazie alle voci di un corteo femminista, e a raccontarsi al pubblico di oggi, in uno spettacolo di Paola Leone con l’interpretazione di Silvia Lodi.

Mimmo Locasciulli, uno dei più importanti e “storici” cantautori e musicisti italiani, festeggia i suoi 50 anni di carriera, da quel 1975 in cui uscì il suo primo album. Dopo aver ricevuto l’anno scorso il Premio Tenco alla carriera, torna in scena con un concerto che accompagna il suo nuovo album Dove lo sguardo si perde. Con lui sul palco sono il Quartetto d’archi Pessoa e Matteo Locasciulli al contrabbasso.

La stagione d’autunno si conclude con un invito al sorriso, anzi alla risata. Un atto d’amore nei confronti di una delle attrici comiche più amate, Anna Marchesini. Un omaggio divertente, emozionante e forse con un tocco di malinconia. E un invito a ricordarla, come attrice e come donna, concepito e realizzato da Maria Carolina Nardino.

Torna come ogni anno il gioco-spettacolo che coinvolge artisti e spettatori: la tradizionale festa di inizio anno di Teatri di Vita, con le anticipazioni del programma 2025 e le consegne del Premio dello Spettatore. Spettatori e spettatrici saranno dotati di una cartella, con la possibilità di vincere i fatidici premi della tombola, dall’ambo al terno alla giocata finale. Ingresso e cartella per giocare sono gratuiti.

Nell’ombra di una sala da pranzo, all’ora del caffè, in un’assolata domenica di agosto, si incontrano alcuni notabili della politica locale… Un ritratto della provincia italiana, tra clientelismo e favoritismi, piccoli poteri e corruzione: il malaffare nella quotidianità dei piccoli soprusi. Protagonisti dello spettacolo di CapoTrave sono Giorgio Colangeli, volto pluripremiato del cinema e della televisione italiana, Manuela Mandracchia e Federica Ombrato.

Un racconto sull’abbandono e sull’amore negato, di struggente poesia e forza, con Claudio Casadio che impersona un internato in un manicomio e che per questa interpretazione ha vinto come miglior attore il Premio Franco Enriquez-Città di Sirolo: uno spettacolo che intreccia il teatro e l’illustrazione con i disegni di Andrea Bruno, la scrittura di Francesco Niccolini e la regia di Giuseppe Marini.

Una mostra collettiva di dodici artisti, realizzata con Stazione Arte Contemporary, a cura di Valerio Dehò e Giovanni Busacca, per fare una “istantanea del pianeta Terra”, un fermo immagine della sua decadenza, attraverso il linguaggio dell’ironia e del pop; con diversi appuntamenti con azioni e performance (il programma sarà pubblicato prossimamente). A Teatri di Vita Studio, via del Pratello 90/a, nell’ambito di Art City.

Ritorna a Teatri di Vita una compagnia giovane che ci ha affascinati con lo spettacolo “Topi” dedicato al G8 di Genova. Sono gli Usine Baug, qui insieme ai Fratelli Maniglio, questa volta alle prese con un altro scandalo italiano, una ferita aperta: l’ILVA di Taranto, la più grande e inquinante acciaieria d’Europa, raccontata in modo sorprendente attraverso un’incredibile storia vera, quella della squadra di calcio dell’ILVA.

Prenota un posto per divertirti con noi a seguire la finale del festival di Sanremo sui divani di Teatri di Vita! Il “teatro come casa” nel Parco Pierangelo Bertoli apre il suo “salotto” per condividere uno dei momenti più pop della televisione italiana. E come a casa, l’ingresso è libero!

Un ballo che è anche un gioco di squadra che è anche uno spettacolo che è anche l’invito a essere protagonisti con proprie maschere e proprie esibizioni: un Martedì Grasso decadente o decadentista o semplicemente carnevalesco e comunitario.

Un viaggio appassionato, visionario e teatrale, nell’arte contemporanea, proposto da Stalker Teatro: un tuffo nelle forme, nei colori, nei gesti di un linguaggio vivo e coinvolgente, che va da De Chirico a Marina Abramovic, passando per Pistoletto, Boltanski e tanti altri fino ad Ai Weiwei che proprio in questi giorni è in mostra a Bologna.

Debutto della nuova produzione, diretta da Andrea Adriatico, che ci accompagnerà nel prossimo triennio con diverse tappe (questo è il primo capitolo), ovvero un affondo nel romanzo del decadentismo italiano, il primo libro di Gabriele D’Annunzio, nell’anniversario della sua morte: una sfida nei confronti di un’opera cristallizzata nello stereotipo dannunziano, che farà discutere.

Uno spettacolo che ci fa entrare nel mondo di una grande scrittrice, vincitrice del Premio Nobel 2022, Annie Ernaux, e nel suo racconto della memoria. A portare in scena le sue parole è il Florian Metateatro con la regia di Anna Paola Vellaccio: sono le tre età di una donna che ricorda i suoi uomini, interpretate da tre diverse figure che si rincorrono nella memoria.

Il racconto poetico e drammatico di una diversità, di uno sradicamento, di una marginalità, di una speranza: quella del protagonista, dal corpo grasso e dall’anima fine, che sogna di danzare col suo tutù rosa in un mondo di provincia ostile e ottuso; a presentarlo è una bella compagnia giovane, Les Moustaches.

A proposito di “riarmo”… Uno spettacolo che semina spunti, riflessioni, immagini e informazioni sull’industria bellica e su ciò che sta galvanizzando l’intero pianeta: la corsa agli armamenti. Alle armi trascina lo spettatore in un universo ludico, zeppo di giochi e giocattoli che rimandano con tagliente fantasia e profonda leggerezza alle questioni che stanno affollando le notizie di questi giorni.

Come ogni anno, è festa di solidarietà e partecipazione, con il pranzo delle Cucine Popolari (a cui sarà devoluto il ricavato), il microfono aperto, e due spettacoli sul tema dell’ambiente e del lavoro (vedi qui sotto). E per chi porta una piantina da piantare nel giardino di Teatri di Vita ci sarà anche un caffè in omaggio! In caso di pioggia il programma è confermato.

Tornano Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich con il loro progetto di camminata collettiva e osservazione dell’ambiente. L’appuntamento è alle ore 18 per uno spettacolo di partecipazione, che parte dal cammino per arrivare alla condivisione dello sguardo. Lo spettacolo è abbinabile a Non mi serve niente, in programma negli stessi giorni alle ore 21.

Nel giorno dedicato al lavoro, uno spettacolo che si rivolge al pensiero di Marx per comprendere lo sfruttamento dei lavoratori contemporanei e il profitto d’impresa. Un tema importante e rimosso, rievocato nel testo di Manlio Marinelli, diretto da Luca Mazzone e interpretato da Antonella Delli Gatti. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Libero di Palermo, è abbinabile a Strada maestra, in programma negli stessi giorni alle ore 18.

Entrare a Gaza, oggi, vedere con i propri occhi quello che era e quello che è. Con la realtà virtuale, grazie a un progetto realizzato in un’università americana da un ricercatore palestinese. Una mostra virtuale (posti limitati) che permette ai visitatori di vivere un’esperienza immersiva di 30 minuti a Gaza prima della devastazione, vivendone i momenti di tranquilla quotidianità e frammenti di vita mondana.

Nona edizione della grande festa della creazione artistica, con le residenze di 6 compagnie, che per due settimane lavoreranno ai loro progetti, presentando al termine i loro studi o spettacoli. Dal 29 al 31 maggio, appuntamento con i primi esiti di danza presentati da Paola Bianchi (Trakt) e Michelle Scappa (Dead river) e di teatro con Ludovico Cinalli (20th Century Dux). Dal 12 al 14 giugno tocca ancora alla danza con Nicola Cisternino (Roi) e Angelo Petracca (KITTENS), mentre Aline Nari presenterà Primo studio su Danza in Silenzio il 13 e 14.

Torna l’appuntamento con lo spettacolo e il cinema queer. Dieci giorni di cinema e cinque giorni con il teatro e la danza.

Il testo scritto da Caryl Churchill nel 2009, durante l’operazione “Piombo fuso” sferrata dall’esercito israeliano su Gaza, è una partitura verbale poetica e spiazzante, un sussurro e un grido, che mette al centro l’infanzia come capro espiatorio, testimone innocente o pretesto per le decisioni e le violenze dei grandi. Il nuovo spettacolo di Andrea Adriatico è presentato in anteprima, e debutterà in luglio a Kilowatt Festival.

Un regista di sinistra e un attivista cubano anticomunista: riuscirà l’amore a far superare la distanza politica? La relazione tra Matthias e Sadiel è originale e sorprendente, anche se in molti si riconosceranno nelle schermaglie che agitano ogni coppia. Eppure, questo documentario autobiografico (Premio del Pubblico al Bolzano Film Festival), è anche un invito a osservare Cuba e la diaspora cubana con occhi diversi.

Otto cortometraggi nel festival internazionale itinerante che attraversa oltre 30 Paesi del mondo, e che fa la sua tappa anche a Teatri di Vita. Si tratta dell’evento cinematografico di giugno dedicato alla Palestina a tematica queer, che si contrappone al pinkwashing israeliano. A presentare la serata, oltre ad Assopace Palestina, sarà Priscilla, la drag queen italiana più popolare nonché attivista.

A Palermo c’è un negozio diverso da tutti gli altri che si chiama Quir, un luogo d’amore che sfida ogni convenzione… Un docufilm che è una fiera rivendicazione di un’anormalità vissuta con orgoglio e non più con vergogna, un viaggio travolgente nel cuore di una comunità che ha deciso di uscire allo scoperto per gridare il proprio diritto di esistere. Alla proiezione sarà presente il regista Nicola Bellucci.

È uno dei giovani registi dall’impronta più personale e dagli esiti più importanti degli ultimi anni: Simone Bozzelli, classe 1994, si è fatto immediatamente notare con cinque cortometraggi e con la sua opera prima Patagonia, “uno dei debutti italiani più selvaggi, esplosivi e senza compromessi degli ultimi anni”. Ecco l’occasione per conoscerlo attraverso tutti i suoi film e direttamente in un incontro.

Un padre 55enne scopre che il figlio e il suo fidanzato sono morti in una stanza d’albergo: inizia così una personale indagine, forse per scoprire la verità e le responsabilità, o forse per riuscire a entrare nella vita di un figlio di cui si accorge di sapere ben poco, rimanendone sempre più invischiato… Alla proiezione sarà presente il regista Ricky Mastro.

Uno studio coreografico sul fenomeno delle dating app per incontri e sulla dipendenza che innescano: una figura – una speedmodel – passa da un profilo all’altro, da un corpo all’altro annullandone la distanza attraverso le animazioni digitali. Lo spettacolo di Andrea Zardi è un’indagine sulle dating app che diventa un discorso non solo sulla pulsione sessuale, ma anche sulla solitudine e l’alienazione.

Max è un giovane scrittore gay che per prendere ispirazione per la scrittura del suo primo romanzo, decide di calarsi nei panni del suo personaggio e di prostituirsi con lo pseudonimo Sebastian in incontri con omosessuali maturi… Il film di Mikko Mäkelä, presentato al Sundance Festival, ha una narrazione tesa e intensa, scandita da approcci erotici, ma soprattutto dallo smarrimento del protagonista.

Un incontro eccezionale e fulminante, quello tra corpo e musica, ma anche tra l’eleganza performativa di Margò Paciotti e la travolgente potenza di una musicista come H.E.R.: uno spettacolo costruito sul dialogo tra e oltre i generi, quelli dell’arte scenica e quelli dell’identità, e dunque un’opera non etichettabile, un viaggio sonoro, visionario, fisico, emotivo, a cui il pubblico è invitato.

Bastien e Matt, una coppia gay interrazziale, festeggiano il loro terzo anniversario fuggendo nella soleggiata Barcellona per cercare di ricucire la loro relazione dopo la recente infedeltà di Bastien con una donna e la conseguente calo della libido di Matt. Ma i loro sforzi vengono ostacolati dall’arrivo di Florent… Film da camera con dialoghi incalzanti e tensione psicologica, firmato da Joseph A. Adesunloye.

Uno spettacolo divertente, fra teatro e stand-up comedy, per interrogarsi sugli stereotipi del maschile e dei generi, visto attraverso il rapporto tra due amici, uno etero e uno gay: Ludo e Gimmy, con le vite piene di Tinder, Grindr, piccole bugie, grandi nottate e molte, troppe, birre. È la versione italiana dello spettacolo australiano di Jeffrey Jay Fowler & Chris Isaacs, portato brillantemente sulle nostre scene da Gabriele Colferai e Angelo Di Figlia.

Sei cortometraggi che attraversano tante ipotesi d’amore, desiderio, sessualità, provenienti da Spagna e Portogallo, Cina e Brasile, e naturalmente Italia (con Il difetto dell’astice blu di Simone Marino e Stella di Stella Mastrantonio e Rosanna Menduni de Rossi). Un panorama che parla di relazioni amorose e di labili incontri, di affermazione dell’identità e di storie intergenerazionali, tra fiction, animazione e video sperimentali.

Un danza a tre? Partendo da figure di alcuni balli di coppia tradizionali quali il tango, il valzer e la salsa, la performance creata da Emanuele Rosa e Maria Focaraccio esplora e mette in discussione la logica delle opposizioni binarie che dominano il nostro sistema di pensiero, la nostra cultura e la nostra società attraverso l’intromissione di un terzo elemento “nella relazione”.

Un vero e proprio “road doc movie” per raccontare lo scrittore che al viaggio ha dedicato la sua opera e la sua vita, Pier Vittorio Tondelli. Nel film di Andrea Adriatico, la sua scrittura prende forma grazie ai volti, alle voci e ai corpi di Lorenzo Balducci e Tobia De Angelis, che in veste di intervist-attori offrono una ‘visione’ alle pagine dei romanzi, raccontati da 7 scrittori e scrittrici natə nei fatidici anni 80 tondelliani.

Uno spettacolo comico con Roberta De Stefano e Annagaia Marchioro, che parla dell’amore. E soprattutto delle donne. Che amano le donne che amano altre donne che amano tutti gli altri. L’amore è un sentimento universale, con le stesse emozioni, gli stessi piaceri, gli stessi dolori: lui e lui, lei e lei, lui e lei. Dedicato a chi ha ancora voglia di amare e ridere senza distinzione di sesso, di razza, di lingua o di religione.

Georgina è una donna transgender alle prese con la burocrazia, con l’età che avanza e con la necessità di ricucire con la famiglia da cui si era allontanata. Siamo in Colombia, negli aridi paesaggi di La Guajira, e Georgina appartiene all’etnia wayúu, popolo indigeno emarginato, devastato da povertà e disoccupazione. Uno stupefacente e suggestivo docufilm di Monica Taboada-Tapia, vincitore del Queer Lion Award alla Mostra del Cinema di Venezia.

Quattro giorni con la stand-up e la comicità a Ferragosto. Con il nuovo spettacolo di Lorenzo Balducci “Salvami mostro” tornano la nuova edizione del concorso “La cicala d’oro” e il pranzo con le Cucine Popolari. Prossimamente il programma completo.

Un irriverente e travolgente one man show che esplora l’universo dei personaggi creati da Lorenzo Balducci, già noti sui social e per la prima volta catapultati in una dimensione teatrale in uno spettacolo scritto, diretto e interpretato dal loro inventore: veri e propri mostri della nostra epoca in un viaggio comico, grottesco e senza filtri nella mediocrità e ferocia dell’essere umano. Prima nazionale.

Quarta edizione del concorso per stand-up comedian con 12 partecipanti. Tre serate di semifinali con 4 semifinalistə per volta (12-13-14 agosto), in cui a decretare il o la finalista sarà il pubblico. Poi, nel giorno di ferragosto, dopo il pranzo con le Cucine Popolari, un’ultima esibizione di ‘ripescaggio’ tra 9 stand-up comedian, sempre su decisione del pubblico. Infine, nella sera di ferragosto, la finalissima con 4 artistə di fronte al pubblico e alla prestigiosa giuria di merito.

Una settimana dedicata al mito classico e alle sue riletture contemporanee. Centrale è la rievocazione del ciclo di Troia, con tre spettacoli di grande intensità: Attorno a Troia del Teatro del Lemming (posti limitati), Come vent’anni fa di Akròama che recupera l’Ecuba di Euripide e Coefore di Galleria Toledo da Eschilo. Con uno sguardo al mito del Minotauro offerto da 9cTeatro con Pasifae Autodafé e uno all’Oriente con Le vie del Buddha del Teatro del Loto. Nell’ambito di Bologna Estate.

Andrea Mattei ci porta tra i misteri del mito del Minotauro, dando voce alla madre del mostro del labirinto, Pasifae, in una perturbante rivisitazione con la regia di Davide Tortorelli, che interroga il pubblico per una condanna o un’assoluzione. Un autodafé che mescola affondi affilati tipici della migliore stand-up comedy agli afflati del racconto mitico, per una coproduzione 9cTeatro e Teatri di Vita. ATTENZIONE: SPETTACOLO IN VIA DEL PRATELLO 90/a

La tragedia di Eschilo narra la persecuzione di Oreste da parte delle Erinni, dopo il matricidio. Nella rilettura di Laura Angiulli e Galleria Toledo viene esaltata la centralità della voce collettiva del Coro, affidata a due figure femminili, il cui ruolo si fa incitamento al compimento della vendetta, con espressioni di ferocia assolutamente in tono con quella che stringe gli animi dei due fratelli, Oreste ed Elettra: “Delitto strepitando attira Vendetta”.

Dopo averci raccontato le tre religioni nell’emozionante Figli di Abramo, Stefano Sabelli e il Teatro del Loto ci portano nuovamente nei miti dell’Oriente e nello scontro con l’attualità: oggetto dello spettacolo è il viaggio nella Valle di Bamiyan, dove i talebani hanno distrutto le statue dei grandi Buddha della montagna in uno dei più straordinari siti archeologici mondiali. Con le suggestive musiche dal vivo a cura di Jennà Romano.

Una donna sola ripercorre con le parole situazioni personali tra realtà e pura invenzione, rievocando la figura di Ecuba, urlante il suo dolore tra le fiamme che devastano Troia, In una continua e doppia dissociazione dell’essere. Un’originale lettura del mito e rilettura della tragedia di Euripide, scritta e diretta da Lelio Lecis per Akròama, con l’intensa interpretazione di Tiziana Martucci.

Il teatro dello spettatore del Teatro del Lemming, diretto da Massimo Munaro, ci invita a entrare nel mondo insidioso della distruzione di una civiltà, dello smarrimento e dell’esilio, attraverso opere classiche come l’Iliade, le Troiane o l’Eneide. Una riflessione che si proietta nell’attualità, e che si manifesta in un emozionante coinvolgimento degli spettatori. LO SPETTACOLO REPLICA PER POCHE PERSONE IN ORARI DIVERSI

Sono tempi bui e dolorosi quelli della nostra Storia, attraversata da estremismi e guerre, distruzioni e genocidi. E allora, ricordando la poesia di Quasimodo sul fare arte in tempo di guerra, la stagione autunnale di Teatri di Vita non può che intitolarsi “Come potevamo noi cantare”: segno di un disagio nel proseguire la vita di tutti i giorni, ma anche affermazione della necessità di farlo ricordando l’orrore vicino.

A 25 anni esatti dal suo esordio, Tricarico ci offre un live che non è solo un concerto, non è semplicemente un reading, ma è un concept show musicale, durante il quale l’artista si racconta, legge appunti suoi o altrui, condivide pensieri limpidi e intimi, suona il flauto, canta le sue canzoni fra lucida follia e spiazzante razionalità, accompagnato al pianoforte da Michele Fazio.

Il testo scritto da Caryl Churchill nel 2009, durante l’operazione “Piombo fuso” sferrata dall’esercito israeliano su Gaza, è una partitura verbale poetica e spiazzante, un sussurro e un grido, che mette al centro l’infanzia come capro espiatorio, testimone innocente o pretesto per le decisioni e le violenze dei grandi. Uno spettacolo di Andrea Adriatico, con Anas Arqawi, Liliana Benini, Nicolò Collivignarelli, Olga Durano.

Tre incontri nel giardino in costruzione nel cantiere di Teatri di Vita Scalo. Ecco un “seminario” per la “semina” dello spazio vegetale, all’ora dell’aperitivo (ore 19), con Gianumberto Accinelli, entomologo e scrittore (1 ottobre), Riccardo Virgili, educatore ambientale (2 ottobre) e Monica Botta, architetta paesaggista (3 ottobre > cancellato per sciopero). Ultimo appuntamento alle 10.30 del 4 ottobre per la colazione in giardino e visita al cantiere.

Raccontare il rapimento di Aldo Moro con la danza, raccontare le Brigate Rosse, gli anni di piombo con il movimento del corpo, entrare con i danzatori nel covo di prigionia dello statista democristiano, rapito il 16 marzo 1978 e – dopo un ‘processo’ dei terroristi – fatto trovare il 9 maggio crivellato di colpi dentro un’automobile. Lo spettacolo di Naturalis Labor è con la coreografia e regia di Luciano Padovani.

Si festeggino i 35 anni di attività! Il Parto delle Nuvole Pesanti invita tutti a una “Festa sulle Nuvole” di musica e immagini: un evento che è una festa in musica per ripercorrere la storia di una delle band militanti più originali della musica italiana e con il nome più poetico. A fianco dei componenti storici, l’Orchestrina delle Onde Calabre, ospiti e amici storici della Band con qualche sorpresa. E una mostra curata da Mariagrazia De Siena.

Un irriverente e travolgente one man show che esplora l’universo dei personaggi creati da Lorenzo Balducci, già noti sui social e per la prima volta catapultati in una dimensione teatrale in uno spettacolo scritto, diretto e interpretato dal loro inventore: veri e propri mostri della nostra epoca in un viaggio comico, grottesco e senza filtri nella mediocrità e ferocia dell’essere umano.

Un concerto-spettacolo firmato da Davide Sacco, con la performance vocale di Eva Robin’s e quella musicale di La Mano Sinistra, che ci risucchia nell’atmosfera inquietante del mondo immaginato da Ursula K. Le Guin, la scrittrice americana scomparsa sette anni fa, considerata una delle più originali autrici di letteratura fantastica, che rispecchia importanti tematiche sociali e politiche. Una coproduzione Teatri di Vita/ErosAntEros.

Secondo appuntamento nel cantiere di Teatri di Vita Scalo a Roma, per ricordare il 50° anniversario dell’uccisione di Pier Paolo Pasolini. Tre incontri per Laura Betti, a cui dedicheremo la nuova sala. Tre attrici leggeranno i suoi scritti, divertenti, appassionati, spiazzanti: Patrizia Bernardi (30 ottobre), Francesca Mazza (31 ottobre) e Sandra Ceccarelli (1 novembre).

Un reading, un concerto, un omaggio, un’orazione: sono passati esattamente 50 anni da quando, il 2 novembre 1975, il corpo di Pier Paolo Pasolini veniva trovato massacrato sul litorale di Ostia. A Pasolini, nel cinquantesimo anniversario della sua uccisione, Massimo Zamboni dedica uno spettacolo che alterna canzoni, letture tratte da Pasolini e testi scritti da Zamboni stesso.