Archivio delle stagioni – 20. Teatro di reportage – 2011/12

La ventesima stagione, dedicata a Pasolini e Tondelli, si sviluppa soprattutto sul teatro, offrendo tra l’altro un trittico di Emma Dante, e aprendo un focus sulla recente danza contemporanea italiana. A vincere il Premio dello Spettatore è uno spettacolo molto acclamato e premiato in tutta Italia: Operette morali, diretto da Mario Martone. Prosegue la rassegna cinematografica LGBT con D’amori sconfinati (another gay season) e inoltre Teatri di Vita partecipa al Bologna Pride con lo spettacolo Biglietti da camere separate dall’ultimo romanzo di Tondelli, e con un “party postmoderno”. Inoltre, si affianca all’Istituto Erich Fromm di Psicoanalisi di Bologna per una iniziativa all’interno della quale è presentato uno spettacolo dell’Accademia della Follia.

Ritorna il festival “di reportage” con una nuova formula estiva che si manterrà anche negli anni successivi. La prima edizione è Cuore di Grecia: al teatro, alla musica e al cinema (con film recentissimi, quasi tutti in anteprima nazionale), si affiancano altri appuntamenti, tra cui le Lettere dal fronte interno, ossia lettere di rappresentanti della società civile del paese a cui è dedicato il festival, lette dai loro omologhi di Bologna.

Particolarmente significativa è l’apertura di stagione con il convegno nazionale Passione e ideologia. Il teatro (è) politico, a cura di Stefano Casi e Elena Di Gioia, che vede la partecipazione di numerosi studiosi, critici e artisti. Di questo convegno saranno pubblicati gli atti (in volume per Editoria & Spettacolo e in ebook), arricchiti di interventi appositamente scritti dai principali artisti italiani della scena.

Produzione di quest’anno è L’omosessuale o la difficoltà di esprimersi di Copi, con la regia di Andrea Adriatico, che debutta all’interno del festival Cuore di Grecia.

Artisti e spettacoli

Stagione

Teatri d’Imbarco, Ombre d’estate
Teatri di Vita – Francesca Ballico, Cara Medea
Gabriele Vacis – Valerio Binasco, Crociate
Accademia degli Artefatti, Orazi e Curiazi
Compagnia Abbondanza-Bertoni, Un giorno felice
Akròama, Come vent’anni fa
Teatri di Vita – Andrea Adriatico, Il frigo
Compagnia Sud Costa Occidentale – Emma Dante, Acquasanta
Compagnia Sud Costa Occidentale – Emma Dante, Il castello della Zisa
Compagnia Sud Costa Occidentale – Emma Dante, Ballarini
Babilonia Teatri, The end
Lenz Rifrazioni, Dido
Lenz Rifrazioni, Aeneis
Le Belle Bandiere, La paura
Teatri di Vita – Andrea Adriatico, Orgia
Teatro Reon – Anna Amadori, Principianti – Un racconto sull’amore
Filippo Plancher, Da parte a parte
Gruppo Mòtumus, Prometeo paladino
foscarini:nardin:dagostin, Spic & Span
Fanny & Alexander, East
Marco D’Agostin, Viola
Marco D’Agostin, Per non svegliare i draghi addormentati
CRAC – Riccardo Fusiello e Agostino Riola, I wanna
CRAC – Riccardo Fusiello e Agostino Riola, Play
Teatro Stabile di Torino – Mario Martone, Operette morali
Alessandro Sciarroni, Joseph
Teatri di Vita – Andrea Adriatico, Biglietti da camere separate
Accademia della Follia, Stravaganza

Cinema

Another Gay Movie di Todd Stephens
+o- il sesso confuso. Racconti di mondi nell’era Aids di Andrea Adriatico e Giulio Maria Corbelli
Mala noche di Gus Van Sant
The blossoming of Maximo Oliveros di Auraeus Solito
The fluffer di Richard Glatzer e Wash Wetmoreland
Lan Yu di Stanley Kwan
El cuarto de Leo di Enrique Buchichio
Plata quemada di Marcelo Piñeyro
Sascha di Dennis Todorović
The Cockettes di Bill Weber e David Weissman
We Were Here di Bill Weber e David Weissman
Donne-moi la main di Pascal-Alex Vincent
Amic/Amat di Ventura Pons
Tarnation di Jonathan Caouette
Contracorriente di Javier Fuentes-León
Emma Dante Sud Costa Occidentale di Clarissa Cappellani

Incontri

Antonio Latella e Laura Mariani
Convegno Passione e ideologia: Lorenzo Donati, Gianni Manzella, Laura Mariani, Francesca Ballico, Letizia Bernazza, Massimo Marino, Renata Molinari, Pietro Floridia, Marco De Marinis, Lorenzo Mango, Marco Pustianaz, Fiorenza Menni, Rossella Battisti, Katia Ippaso, Franco Ricordi,Mariateresa Surianello, Nino Campisi, Vincenzo Cerami, Pier Damiano Ori, Alberto Ronchi, Sandro Avanzo, Leonardo Mello, Elena Bucci, Daria Bonfietti, Giuseppe Liotta, Paolo Ruffini, Roberto Latini, Massimo Mezzetti, Antonella Agnoli, Mimma Gallina, Roberto Grandi, Enrico Pitozzi, Rodolfo Sacchettini. Chiara Lagani

Festival Cuore di Grecia

Yelp danceco (GR), Das (ist) ein…, prima nazionale
Amalgama Dance Company (GR), To stroma, prima nazionale
Rootlessroot (GR), Eyes in the color of the rain, prima nazionale
Oktana Dancetheatre (GR), Dressed undressed, prima nazionale
Zita dance company (GR), Mothers, prima nazionale
Zoi Dimitriou (GR), In the process of…, prima nazionale
Zoi Dimitriou (GR), Dromi
Teatri di Vita – Andrea Adriatico, L’omosessuale o la difficoltà di esprimersi, prima nazionale
Tareq, djset
Moire Patterns, djset
Ekkohaus, djset
Paesaggio nella nebbia di Theo Angelopoulos
Homeland di Syllas Tzoumerkas
Un tocco di zenzero di Tassos Boulmetis
Strella di Panos H. Koutras
Apnea di Aris Bafalouka
The city of children di Yorgos Gikapeppas
Paradise di Panagiotis Fafoutis
Wasted youth di Argyris Papadimitropoulos e Jan Vogel
Kinodontas di Giorgos Lanthimos
Pink di Alexander Voulgaris
Tungsten di Giorgos Georgopoulos
Unfair world di Filippos Tsitos
Virginio Merola legge Yiannis Boutaris e Ifigenia Kanarà
Brunella Torresin legge Margherita Dean
Valerio Montanari legge Antonis Chatzis
Marta Facen legge Andrea Gilbert
Giulio Ecchia legge Yanis Varoufakis
Laura Mariani legge Antonia Moropoulou
Giulio Macaione legge Giannis Bardakos
Alessandra Cerioli legge Nikos Dedes
Alberto Masala legge Thomas Tsalapatis
Mario Cucinella legge Michael Photiadis
Aureliano Delisi legge Ghiannos Levisianos
Daniela Francia legge George Fanourakis

 

IL “PENSIERO”: LA PRESENTAZIONE DELLA STAGIONE 2011/12
Pier Paolo Pasolini nasce a Bologna il 5 marzo del 1922. Sarebbe prossimo ai 90 anni.
Pier Vittorio Tondelli muore il 16 dicembre del 1991. Sono passati 20 anni.
Ricorrenze, nulla più. Ma in queste date c’è qualcosa di importante: se facessimo delle domande per strada a gente comune, come ha fatto un noto programma preserale che offre milioni a chi risponde, ben pochi sarebbero in grado di associare forse il più grande intellettuale italiano del secondo Novecento a quella via Borgonuovo 4 dove è nato; a quella Bologna dove ha frequentato il Liceo Galvani e dove si è laureato. E se la domanda la rivolgessimo chiedendo di Tondelli ad un giovane ventenne, quasi certamente ci rivelerebbe di non saperne nulla. Notorietà, estraneità, memoria, tempo, luoghi e corpi: sono gli ingredienti della stagione di Teatri di Vita dedicata ai Pier. Dedicata a tutti quelli che sono pronti a giurare che Pasolini fosse friulano, o ancor meglio romano. Dedicata a tutti quelli che di Tondelli non hanno mai sentito parlare. Dedicata anche a quelli che sanno, e che riconoscono il valore di quelle menti annegate negli anni amari della storia d’Italia, e nella storia di questa città, dove hanno lasciato un segno e che li conserva distratta. Entrambi personaggi scomodi, omosessuali, liberi, inquieti. Pasolini termina la sua vita proprio mentre Tondelli comincia la sua attività. Come un “cane senza padrone” fu umiliato e scacciato dal Pci, in una delle pagine più nere del conservatorismo di quegli anni, dal quale non si salvò neanche la sinistra più attenta. Tondelli visse invece di etichette, per un lungo tempo associato ai rutilanti anni ’80, beato da un successo esplosivo eppoi ingiustamente rimosso. Teatri di Vita a Pasolini ha dedicato un’idea di teatro: fin dal nome e dalla sua fondazione. I “teatri di vita” subentrarono ai “ragazzi di vita”. Perché erano teatri che nascevano in periferia, borgatari, senza speranza, pieni di passione per l’esistenza e la resistenza. Gli ha poi dedicato la sala principale del Teatro che ha creato là dove esisteva la notte. Anche a Pier Vittorio Tondelli, Teatri di Vita ha dedicato una sala, proprio accanto alla Sala Pasolini. La coincidenza vuole che in questa stagione le sorti delle ricorrenze li riuniscano. Così come li unì passione e ideologia. Questa stagione è dedicata a loro, senza strafare. A loro e a questa città che cerca di ritrovarsi, di riconnettersi, di ridifferenziarsi e che speriamo sappia ricordare. Così Teatri di Vita, dal quel quartiere borgataro e marginale della nuova immigrazione, lontano dai salotti del centro, accanto a gente che ruba per mangiare e per sopravvivere, prova ad offrire ancora uno spaccato “di vita” portando qui i lavori da tutto lo stivale, 24 spettacoli dalla Sicilia al Piemonte.
Con passione. E ideologia. Nel segno della memoria.