Società di pensieri n.6

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Società di Pensieri

RIVISTA TRIMESTRALE DI CULTURA

diretta da Stefano Casi

Edizioni :riflessi, 1993

numero 6
settembre 1993

carne, altari e latrine, nel ventre del verbo
dedicato a Giovanni Testori*

euro 5,00 anziché 6,20
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Descrizione

numero 6
settembre 1993

carne, altari e latrine, nel ventre del verbo
dedicato a Giovanni Testori*

Stefano Casi, Editoriale
Elizabeth Waller, Un altare in mezzo alla gente
Genaro Urso, 2 o 3 alberi di cocco
Flavio Emer, Inviato speciale
Kassim Bayatli, La carne degli dèi è nel corpo di qualcuno
Fabio Mauri, (Alcune note di quando ero giovane)
Mino Petazzini, Soldato semplice Willie McBride
Danio Manfredini, Hanno tolto i vespasiani
Nasir Khamir, Le notti rubate

Gioielli carnali, fotografie di Paolo Quartana

 

* (le dediche di Società di pensieri sono solo ideali: generalmente gli articoli non riguardano esplicitamente l’autore dedicatario)

 

Brani da questo numero:

 

… Mentre scrivo, combatto ancora con il concetto di sacerdozio, e soprattutto con il modo in cui dovrò viverlo. Gli ultimi sei anni mi hanno dato tempo per pensare. L’effetto dell’istituzione su di me molto spesso è di farmi sentire inadeguata, impaurita, oppressa, frustrata – come donna, lasciando perdere altri aspetti di me. Spesso penso di non andare bene. Recentemente ho trascorso una settimana con donne e uomini che vivono con il virus Hiv dell’Aids: le loro storie di immenso coraggio e forza mi hanno commosso profondamente. si sentiva in loro un senso di accettazione e uno spirito di libertà e comunità…

Elizabeth Waller

 

… Ho sentito gridare un canto, dalla cabina di un cesso:
“noi vogliam Dio che è nostro padre…”
Quando sono entrato il muro era schizzato di sangue
– ho pensato -: un altro macellato.
Un ragazzo ti cinge con un braccio le spalle
proprio mentre insieme si schizza nel water…
Niente da ricordare per il resto,
ma quel gesto sì, quel gesto della mano
che stringe una spalla per tenerti vicino
in quella conclusione di incontro senzaq nome, senza parole.
(Forse ci siamo affacciati così alle grandi e piccole
imprese della vita, con la mano di un compagno di giochi
sulla spalla).
Ho cercato per lui un fazzoletto di carta,
ci siamo salutati sottovoce; tutto qui…

Danio Manfredini

 

… La notte in oriente è leggendaria. Si dice. Quelle notti orientali piene di musica, di occasioni… E’ un mito. Io non conosco la notte orientale perché dopo le dieci di sera non puoi fare più di dieci metri senza essere fermato dalla polizia che ti chiede cosa fai in strada. Hanno rubato la notte.
Quando si esercita una violenza sulle persone tutto si blocca, tutto, non solo i luoghi ma anche le anime. Ed è un po’ questo il grosso problema. E’ un fatto d’ignoranza, perché le società arabe non sono sempre state come sono oggi. Prima erano molto più raffinate. C’è un degrado generale da cui derivano anche il degrado della lingua, l’assenza di sentimenti; e l’assenza di espressione dei sentimenti porta a un lamento della lingua. Non hanno rubato solo la notte: anche la lingua è stata rubata…

Nasir Khamir

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