venerdì 18 novembre 2016, ore 21
sabato 19 novembre 2016, ore 20
domenica 20 novembre 2016, ore 17

domenica, dopo lo spettacolo, incontro con gli artisti condotto da Giuseppe Liotta

Vecchi tempi

di Harold Pinter

regia di Pippo di Marca

con Fabrizio Croci, Francesca Fava, Anna Paola Vellaccio

traduzione Alessandra Serra
assistente alla regia Diletta Buschi
scene e costumi Laboratorio Florian Metateatro

produzione Florian Teatro Stabile d’Innovazione

Un uomo e una donna vivono da soli in una casa solitaria vicino al mare e una sera aspettano a cena una vecchia amica di lei. Non si vedono da vent’anni, con l’uomo non si conoscono. Quando l’amica arriva si crea un triangolo apparentemente classico. In realtà è come se tutto il loro mondo, sia della coppia che dell’ospite, deflagrasse. Niente è più come prima, nessuna cosa o impressione o ricordo è certa: tutto è ambiguo, è come se la loro vita e i loro ricordi fossero inconsistenti, improbabili, addirittura irreali, cioè impossibili. E il finale è sospeso, come le loro vite, sospeso dalla stessa vita: un rebus che non ha conclusione.

Nascosta dietro l’apparenza di una innocente e realistica commedia, il testo offre uno scenario man mano diverso, in cui, attraverso l’uso del linguaggio, emerge tutta la drammaticità dell’incomunicabilità fra i personaggi. Pippo di Marca ha trattato il testo con uno sguardo indagatore, da filologo, scavando nel senso delle parole come un archeologo, fino a svelare la condensa di oscurità e di nevrosi che investe i personaggi, incapaci di condividere un ricordo in maniera oggettiva. “Un capolavoro” (Franco Cordelli, Corriere della sera).

Pippo di Marca è uno dei protagonisti del nuovo teatro italiano fin dagli anni 70, quando inizia la sua attività di regista a Roma, sviluppando un teatro aperto, visionario e totale, che ha portato in tutto il mondo. Un teatro creato in omaggio a molti punti di riferimento a cominciare da Lautréamont e Duchamp, per continuare con un confronto serrato con la grande drammaturgia, da Ibsen a Cechov, da Strindberg a Beckett. Negli ultimi anni si ricordano l’allestimento del testo dadaista “L’Imperatore della Cina” e la tetralogia su e da Roberto Bolano. Di Marca è anche autore di diversi libri, tra cui “Scrivere il Teatro” (Bulzoni), “Meta-Teatro e oltre” (Edizioni del Meta-Teatro), “Sotto la tenda dell’avanguardia” (Titivillus) e il romanzo “Brasile, addio” (Archivi del Sud).

Biglietti verdi prezzi
intero 15 euro
ridotto (convenzioni*, + 65) 13 euro
under 30 (giovani con meno di 30 anni) 9 euro