The blue hour
(Thailandia, 2015, 99’)
regia Anucha Boonyawatana;
sceneggiatura Anucha Boonyawatana, Waasuthep Ketpetch;
fotografia Chaiyapreuk Chalermpornpanit, Kamolpan Ngiwtong;
con Atthaphan Poonsawas, Oabnithi Wiwattanawarang, Duangjai Hirunsri, Panutchai Kittisatima, Nithiroj Simkamtom, Chaowalit Teangsap;
produzione G Village, 185º Equator;
distribuzione The Open Reel
sottotitoli in italiano

RASSEGNA IPOTESI D’AMORE

The blue hour

giovedì 29 giugno ore 19


The blue hour

Thailandia. Per il timido Tam la vita è un vero inferno: a scuola è vittima del bullismo dei compagni e a casa il padre si accanisce su di lui in modo violento. Quando, online, conosce Phum, decisamente più scafato, che gli dà appuntamento per un po’ di sesso. Sorprendentemente, non solo funziona l’attrazione fisica ma nasce anche un Thai mood, un onirico, mutuo stato d’animo che coinvolge entrambi nel loro strano rifugio: una discarica e una piscina derelitta, disturbante universo parallelo, popolato di spiriti e incontri pericolosi. Un film dark dalle venature horror.

La regista tailandese Anucha Boonyawatana ha debuttato con il corto “Down the River” (2004), che mescola una storia gay con la filosofia buddhista e l’arte thai. Il suo corto “Erotic Fragments No.1,2,3” è stato presentato in concorso alla Berlinale 2014, dove ha partecipato anche nel 2015, con “The Blue Hour”, suo esordio nel lungometraggio, vincitore al Fest di Belgrado e al Fantasia Film Festival di Montreal.

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