Salvami, mostro


scritto, diretto e interpretato da Lorenzo Balducci

produzione Teatri di Vita
con il contributo di Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna, Ministero della Cultura

Debutto: 12 agosto 2025

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Umani, avete rovinato tutto. La fine del mondo, prevista tra 1,75 miliardi di anni, è stata anticipata alla settimana prossima. Una spietata razza aliena ha invaso il pianeta. Ma c’è ancora una speranza. L’invasore ci chiederà prova del nostro innegabile valore. Ogni Nazione selezionerà tre esponenti della propria specie. Ognuno custodisce in sé le capacità fisiche e morali necessarie a neutralizzare l’imminente attacco marziano. L’Italia vanta 58,990 milioni di abitanti. Questi i tre guerrieri scelti dal Consiglio Alieno:
Aurelia, una 42enne che si spaccia per una 17enne, assetata dal desiderio di essere famosa, stordita dalla sua stessa personalità e completamente dissociata dalla realtà;
Basileo, un uomo mediocre, volgare e gretto nel profondo, un vero artista della seduzione priva di eleganza, un genuino incapace pericoloso per gli altri e per sé stesso;
La Madre, una donna irruente, violenta, impetuosa; ossessionata dal cibo, è capace di esprimersi solo attraversa grida; avverte costantemente minacce, l’unico modo per disinnescarle è attaccare e umiliare per prima, senza alcuna tregua.
I tre guerrieri di cui nessuno ha mai sentito il bisogno, ma che potrebbero rappresentare l’unica possibilità di redenzione per il pianeta. Tre individui dalle personalità destabilizzanti, tre “mostri” di arroganza, ambizione e involontaria comicità. Incapaci di prendersi cura di loro stessi ma con la marcata presunzione di poter cambiare la vita degli altri.

Questo è “Salvami, mostro”. Il viaggio comico, grottesco e senza filtri nella mediocrità e ferocia dell’essere umano, che lotta ardentemente per imporre la propria scomoda presenza nel mondo. Riuscendoci, purtroppo.
Lo spettacolo è un irriverente one man show che esplora l’universo dei personaggi creati da Lorenzo Balducci, già noti sui social e per la prima volta catapultati in una dimensione teatrale. Un contenitore di molteplici personaggi che si avvale anche di interazioni tra schermo e palcoscenico, grazie a video musicali, videochiamate, spot pubblicitari, performance di lipsync, stravolgendo il raggio d’azione e il punto di vista dello spettatore.
Balducci porta in scena anche sé stesso, il Lorenzo impacciato e incapace di gestire anche solo una semplice conversazione con i “mostri” che invadono la sua esistenza. Le sue fragilità e i suoi sogni finiscono sotto un’enorme lente d’ingrandimento nella speranza di trovare la loro cura e realizzazione.

“Salvami, mostro” è un inno alla cultura pop in ogni suo aspetto. Balducci omaggia l’iconicità di Victoria Beckham, la musica di Laura Pausini, la glacialità di Miranda Priestley de “Il diavolo veste Prada” e la magia di innumerevoli personaggi dell’universo pop, dagli anni ’90 ad oggi.

Già protagonista a teatro di “Allegro, non troppo”, “Fake” ed “E.G.O.”, scritti e diritti da Mariano Lamberti, Lorenzo Balducci debutta nella scrittura e regia di un testo originale. La normalità è solo un’illusione. “Salvami, mostro” è un mix esplosivo di satira capace di abbattere le convenzioni e conquistare qualunque tipo di pubblico, dall’adulto al bambino, in un contesto capace di far ridere, riflettere e se possibile ribaltare il mondo.

Visioni critiche e social

Torno ora dallo spettacolo di Lorenzo Balducci “Salvami mostro”presentato a Teatri di Vita di Bologna l’11 e 12 ottobre. Uno spettacolo che va visto perché descriverlo è molto difficile. Se siete abituati, ad esempio, al Lorenzo Balducci formato Instagram, sappiate che vedrete qualcosa di difficilmente instagrammabile, perché al Balducci attore e performer che conosciamo, quello da più di 300mila followers sul suo profilo, si aggiunge il Balducci autore di un testo profondo, pregnante, niente affatto superficiale, scritto magnificamente e con irriverente spirito iconoclasta, che mette alla berlina la normality e i suoi virus, compresi gli stereotipi sulla madre, sul figlio maschio femminuccia e sulla figlia femmina (“L’ho fatta scema!”).

Frequenti le incursioni tra il pubblico trattato come materia di scena, ad arricchire il rapporto tra attore e platea. Difficile anche solo ricordarsi una delle centinaia di battute fulminanti che saettavano per l’aere parte di un testo coraggioso, lucido, brutale nella sua franchezza, agghiacciante nella sua analisi sociale; mai battute inutili, ma tante, intelligenti e caustiche, ad estrarre Lorenzo Balducci dallo stereotipo del quello che vuole vedere solo il peggio delle donne.

Ed è proprio per allontanarmi dalla palude del dover citare un testo a tutti i costi che invece lettrici e lettori dovrebbero correre ad ascoltare in teatro, che desidero soffermarmi sul grande carattere attoriale di Lorenzo Balducci: una gestualità perfetta, mai banale, nonostante il controllo ferreo che l’attore-performer esercita sul corpo, fino all’ultimo muscolo; una sincronia altrettanto perfetta tra gesto e parola e tra gesto parola e voce; altrettanto perfettamente sincronizzato è il gioco tra Balducci e il video che gli scorre dietro creando alcuni siparietti esilaranti; la regia dello stesso Balducci è ottima, strafottente, ingenerosa con chi guarda. Un regia che del pubblico se ne frega (ed è per questo che lo conquista).

E poi c’è la scoperta che non ti aspetti: Lorenzo Balducci è bello. E’ bello in scena ed è bello fuori. Ed è difficile credere che dentro quello scricciolo che saluta il pubblica con espressione dolce, quasi intimidito, si nasconda quella belva che si è appena divorata il palco in 90′ di spettacolo ad altissimo volume emotivo e incontenibile carica corrosiva.

“Salvami mostro” è un un viaggio comico, grottesco e senza filtri nella mediocrità e ferocia dell’essere umano della nostra epoca. E nella sua spaventosa ignoranza. Ed è un’altra scommessa vinta delle belle genti di Teatri di Vita che hanno deciso di produrre lo spettacolo che alterna momenti esilaranti ad altri di inaspettata profondità, che emozionano.

In mezzo a tanto ben di dio nemmeno infastidisce troppo la signora alla mia sinistra che apriva il cellulare ogni dieci minuti per controllare l’ora – si capisce la necessità, ma un po’ di rispetto per chi sta vicino sarebbe necessario (sì signora, sono quello che stava alla sua destra e ho tossito tre volte), soprattutto in un luogo – e durante uno spettacolo – che del rispetto hanno fatto materia di scena regalando un bel pomeriggio. Se non si fosse irrispettosi verso il Teatro che ci ha ospitati le si consiglierebbe di stare a casa, la prossima volta, ma siccome non lo pensiamo se lo state leggendo sappiate che non l’abbiamo scritto noi.

Consigliamo (e consigliate) “Salvami mostro”. Imprescindibile conoscere il talento di Lorenzo Balducci. #Vistipervoi a Teatri di Vita, Bologna, il 12 ottobre 2025.

La cinematografia italiana annovera I mostri e I nuovi mostri nella sua commedia d’autore, specchio grottesco e spietato di un paese di santi, poeti e navigatori. Ai navigatori del web è dedicato invece l’ultimo spettacolo scritto, diretto e interpretato tutto da Lorenzo Balducci, un ideale nuovo capitolo sui mostri italici, teatrale per la precisione, ma con moltissimi inserti video e dialoghi tra l’attore romano e i suoi personaggi sul palco di Galleria Toledo di Napoli, dove è andato in scena il 4 e 5 ottobre scorso.

I nuovissimi fenomeni di Salvami mostro sono ben noti ai follower dell’interprete capitolino, il quale negli ultimi 4 anni nel capoluogo partenopeo ha portato prima le stand up comedy dai titoli Allegro ma non troppo (2021) e Fake (2023), e nel 2024 con E.G.O. e con Tom à la ferme proprio nella sala dei Quartieri Spagnoli, una drammaturgia tratta dall’opera teatrale di Bouchard, base per la sceneggiatura dell’omonimo film di Xavier Dolan.

Trattasi di una buffa, esilarante galleria di disadattati, disagiati e mostruose creature pedanti, opprimenti, ossessive e decisamente sopra le righe. Scorrendo il profilo Instagram di Balducci è facilissimo imbattersi in alcuni di loro, come la madre dalla voce minacciosa e dalla scarsa sobrietà.

La protagonista ideale della pièce però è Aurelia, alter ego di Balducci in numerosi reel sul famoso social network: una 42enne che si spaccia per 17enne, desiderosa di essere famosa, dalla personalità stordita e completamente dissociata dalla realtà. Basileo è invece un uomo mediocre, volgare e gretto nel profondo, vero artista della seduzione priva di eleganza.

Insieme alla figura materna tratteggiata poc’anzi, irruente, violenta e impetuosa (e politicamente molto scorretta), i due malcapitati hanno il compito di neutralizzare l’imminente attacco alieno che potrebbe anticipare la fine del mondo e dell’Umanità. Viene da chiedersi se davvero esseri così pieni di boria, arroganza  e presunzione, capaci di vivere in un pianeta parallelo personale e di sentenziare, pontificare, sparare giudizi come un talebano con un kalashnivok, possano sconfiggere gli alieni.

Al netto di alcune piccole ridondanze e di un’asciugatura che non avrebbe guastato, Salvami mostro è una valanga iperbolica, piena di eccessi, gonfia, colma di barocche esplosioni verbali. Questa slavina teatrale racconta molto dell’Italia di oggi post pandemica: laddove l’equilibrio della mente degli italiani era già precario, come confermato dai dati scientifici su depressione e salute mentale, il Covid-19 ha dato l’ultimo colpo di grazia.

Chi non si è imbattuto almeno una volta nei santoni dell’università della vita, nelle pericolose granitiche certezze di madri invadenti o nelle inopportune uscite di amici iperprotettivi? Tutti con le soluzioni in tasca e le convinzioni ferree della giustezza del loro operato, senza mai un briciolo di autocritica e privi di ogni possibilità di rimettersi in discussione. Balducci forse è l’unico erede possibile di Carlo Verdone e lo dimostra spettacolo dopo spettacolo.