venerdì 29 novembre 2019, ore 21:00

L’italiano è ladro
Una transizione imperfetta

di Pier Paolo Pasolini

voci Luca Altavilla, Marco Menegoni

mediazione Lisa Gasparotto

suono Mauro Martinuz

regia Simone Derai

produzione Anagoor 2016

coproduzione Stanze 2016, Centrale Fies

STAGIONE OTTOBRE-DICEMBRE 2019
MEMORIES ARE MADE OF THIS

Nel 1955 viene pubblicato, in un fascicolo di “Nuova Corrente”, un frammento de L’Italiano è ladro di Pier Paolo Pasolini. Si tratta dell’unica traccia a stampa di un poema plurilingue dalla marcata connotazione politica e dall’allure sperimentale, che aveva conosciuto una lunga gestazione depositata in numerose redazioni nell’arco di un periodo compreso tra il 1947 e la seconda metà degli anni Cinquanta. L’Italiano è ladro sembra configurarsi, specie da un punto di vista stilistico e tematico, come uno degli antecedenti, e forse il più diretto, delle esigenze rappresentative espresse dall’autore in Ragazzi di vita e per certi aspetti anche nelle Ceneri di Gramsci. Allo stesso tempo questo lavoro, che ha occupato Pasolini in un torno di anni cruciali, nonostante sia passato quasi inosservato, è senz’altro un testimone rappresentativo della stagione poetica degli anni Cinquanta, sia nel contesto dell’opera pasoliniana, sia in quello della storia politica culturale e letteraria in cui essa si inserisce (per l’apertura alla rappresentazione delle classi popolari, e la tendenza alla narratività).

Non volendo venir meno alla ricchezza che emana dalle carte recuperate del laboratorio pasoliniano, questa presentazione de L’Italiano è ladro non vuole essere una riduzione, semmai tenta di restituire il fervore e la complessità di una scrittura in ebollizione e di un pensiero e di una lingua che stavano allora diventando sistema e visione. E tenta di illuminare la virulenza teatrale che sembra pulsare sotto il verso poetico: una violenza drammatica chiamata in causa dal senso tragico dell’opera, un terremoto che separa, come la faglia le zolle contrapposte, due ragazzini, nell’estate della loro prima adolescenza; un terremoto che pur avendo le Venezie come epicentro, ha l’intera Italia come orizzonte.

Dunque, una presentazione, quella di Anagoor, che sceglie di mediare tale complessità comparando le diverse versioni del testo e illustrando il laboratorio del poeta, per facilitare una più completa comprensione storica e letteraria del contesto e dell’oggetto poetico, prima di lasciare la lingua libera di rompere gli argini, e travolgere l’orecchio come un torrente che trascina con sé trasformazioni recenti e dolore antico; una lingua capace di scavare con inarrestabile potenza il proprio inaudito Carso nel cuore e nella mente di chi ascolta.

Anagoor, che prende il nome dal racconto di Dino Buzzati Le mura di Anagoor, nasce nel 2000 a Castelfranco Veneto, su iniziativa di Simone Derai e Paola Dallan, ai quali si aggiungono successivamente Marco Menegoni, Moreno Callegari, Mauro Martinuz, Giulio Favotto, Silvia Bragagnolo e molti altri, facendo dell’esperienza un progetto di collettività. Dal 2008 Anagoor ha la sua sede nella campagna trevigiana, presso La Conigliera, allevamento cunicolo convertito dalla compagnia in proprio atelier. Nel 2008 la compagnia è finalista al Premio Extra con -Jeug*.
Nel 2009 con Tempesta riceve una Segnalazione Speciale al Premio Scenario.
Nel 2010 entra a far parte del progetto Fies Factory di Centrale Fies e del network internazionale Apap.
Nel 2011 lo spettacolo Fortuny è invitato alla Biennale di Venezia diretta da Alex Rigola. Nel 2012 debuttano a MiTo il film-concerto Et manchi pietà sulla vita della pittrice Artemisia Gentileschi, e lo spettacolo L.I. Lingua Imperii insignito del premio Jurislav Korenić a Simone Derai come miglior giovane regista per lo spettacolo al Grand-Prix del 53mo Festival MESS di Sarajevo.
Nel 2013 Anagoor riceve il Premio Hystrio – Castel dei Mondi e debutta con la prima regia di un’opera: Il Palazzo di Atlante di Luigi Rossi alla 63° edizione della Sagra Musicale Malatestiana di Rimini.
Nel 2014 al Festival delle Colline Torinesi debutta Virgilio Brucia presentato anche al Romaeuropa Festival.
Nel 2015 il Napoli Teatro Festival Italia presenta un focus interamente dedicato ad Anagoor. Nel 2016 debutta L’Italiano è ladro di Pier Paolo Pasolini; Simone Derai riceve il riceve il Premio Hystrio alla regia ed è chiamato da Alksandr Sokurov per assisterlo alla regia di Go.Go.Go tratto da Brodskij; debutta al Festival delle Colline Torinesi Socrate il Sopravvissuto / come le foglie; Master / Mistress of my passion da Shakespeare debutta ad Operaestate Festival. Anagoor riceve il premio ANCT 2016 (Associazione Nazionale dei Critici Teatrali) per l’innovativa ricerca teatrale.
Socrate il sopravvissuto / come le foglie riceve il Premio ReteCritica 2016 come spettacolo dell’anno.

Per questo evento si applicano i Biglietti Azzurri:
intero ……… 19 euro
ridotto (convenzioni, +65) ……… 17 euro
under 30 ……… 9 euro
abbonamento (ott-dic 2019) ……… 49 euro
carnet 5 ingressi (ott-dic 2019) ……… 65 euro

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