di Bernard-Marie Koltès

traduzione di Marco Calvani

uno spettacolo di Andrea Adriatico

con Olga Durano e Marco Cavicchioli
Anas Arqawi, Michele Balducci, Innocenzo Capriuoli, Rita Castaldo, Ludovico Cinalli, Nicolò Collivignarelli, Alessio Genchi, Giorgio Ronco, Myriam Sokoloff

scena Andrea Barberini, Giovanni Santecchia
aiuto scena Anna Chiara Capialbi
cura tecnica Lorenzo Fedi, Mirko Porta

produzione Teatri di Vita

con il contributo di Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna, Ministero della Cultura

In accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di François Koltès
L’opera “Le amarezze” è edita da Arcadiateatro Libri, “Bernard-Marie Koltès TEATRO – Volume 1”

Le amarezze

da mercoledì 10 a venerdì 12 gennaio, ore 17
sabato 13 e domenica 14 gennaio, ore 11
da mercoledì 17 a venerdì 19 gennaio, ore 21
sabato 20 gennaio, ore 20
domenica 21 gennaio, ore 17

Posti limitati

Non un semplice spettacolo, ma un’esperienza che si abbatte sui personaggi e contagia gli spettatori. Così Andrea Adriatico ricompone per la scena il primo testo teatrale di Bernard-Marie Koltès.

Un ragazzo al centro di un vortice di relazioni familiari e sociali, come in un sogno oscuro e indecifrabile, lacerato dai conflitti, dagli slanci dell’esistenza e dai presagi di morte: così il 22enne Koltès, nel 1970, ricostruiva per il teatro il romanzo autobiografico di Maksim Gor’kij Infanzia. Dovevano passare ancora sette anni prima che lo sconvolgente debutto di La notte poco prima della foresta ad Avignone Off lo lanciasse come uno dei più importanti drammaturghi francesi, che ha lasciato il segno con opere come Lotta tra negro e cani, Nella solitudine dei campi di cotone e Roberto Zucco, prima di morire di Aids nel 1989, a soli 41 anni.

Andrea Adriatico è stato il primo regista a portare in scena in Italia le opere di Koltès, in una lunga e intensa frequentazione, da quel monologo avignonese (ribattezzato L’ultima notte, 1991) a due riduzioni da alcune prose (Fuga, 1992, e Là dove ci si vede da lontano, 1994), fino a Il ritorno al deserto, 2007) e per la prima volta in Italia Quai ouest al festival Vie del 2013. Adesso, ancora per la prima volta in Italia, Adriatico esplora il cantiere teatrale adolescenziale di Koltès con Le amarezze. Titolo ambiguo, spiegato così dall’autore: “Come l’acido sul metallo, come la luce in una camera oscura, le amarezze si sono abbattute su Alexis Peskov”, il protagonista muto dell’opera, che è il nome vero dello scrittore russo dalla cui autobiografia Koltès ha preso ispirazione, e che scelse come pseudonimo letterario “Gor’kij”, ovvero “L’amaro”.

Così concludeva la presentazione della sua opera e del suo Alexis il 22enne Koltès: “L’hanno aggredito con la violenza e la rapidità della grandine e del vento, senza che un tratto del suo volto abbia avuto un fremito. Stracciato, bruciato, in piedi finalmente, ha fermato gli elementi come si soffia su una candela. E la sua voce ha trafitto il silenzio”.

Biglietto verde

intero: 15€
ridotto: 13€
under 30: 9€

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