di Pier Paolo Pasolini e Giuseppe Bertolucci

(Italia 2008, 83’)

con Giorgio Bassani, Renato Guttuso, Valerio Magrelli, Giuseppe Bertolucci

Introduzione alla proiezione: Roberto Chiesi

La rabbia di Pasolini

giovedì 28 settembre, ore 21

Un documentario poetico dedicato alla storia di un mondo che sta cambiando, quello degli inizi degli anni ’60, da Gandhi a Castro, da Elisabetta II a Marilyn Monroe, dalle lotte anti-coloniali all’elezione del nuovo papa Giovanni XXIII. Nel 1963 i Cinegiornali Mondo Libero di Gastone Ferranti e i materiali reperiti in Cecoslovacchia, in Unione Sovietica e in Inghilterra costituiscono, nelle mani di Pasolini, la base per dare vita a “La rabbia”, un’analisi lirica e polemica dei fenomeni e conflitti socio-politici del mondo moderno, dalla Guerra Fredda al Miracolo economico. Mentre Pasolini è in moviola per completare la pellicola, il produttore decide di trasformarla in un’opera a quattro mani, affidandone una parte a Giovannino Guareschi, secondo lo schema giornalistico del “visto da destra, visto da sinistra”. Pasolini reagisce con irritazione, ma alla fine accetta e rinuncia alla prima parte del suo film per lasciare spazio all’episodio di Guareschi. Nel 2008 Giuseppe Bertolucci si dedica a “risarcire” Pier Paolo Pasolini, tentando di restituire a “La rabbia” i connotati del progetto originale, in questa ipotesi di ricostruzione che alla pellicola proiettata all’epoca aggiunge i pezzi tagliati (folgorante e profetico quello sulla televisione!).
La proiezione sarà introdotta da Roberto Chiesi, responsabile dell’Archivio Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna.