sabato 11 marzo 2017, ore 20:00
domenica 12 marzo 2017, ore 17:00
da lunedì 13 a giovedì 16 marzo 2017, ore 21:00

11 marzo 2017, ore 20:00 anche in diretta su Radio Città del Capo
domenica, dopo lo spettacolo, incontro con Domenico Del Prete, Franca Menneas e Beppe Ramina

Chiedi chi era Francesco

uno spettacolo di Andrea Adriatico

drammaturgia di Grazia Verasani

con
Olga Durano
Francesca Mazza
Gianluca Enria
Leonardo Bianconi

e con Anas Arqawi, Francesco Bonati, Nunzio Calogero, Giovanni Magaglio, Lorenzo Pacilli, Davis Tagliaferro

scene e costumi di Andrea Barberini
cura scenotecnica Francesco Bonati, Michele Casale, Carlo Del Grosso, Giovanni Magaglio, Giovanni Santecchia, Carlo Strata
cura organizzativa di Saverio Peschechera, Alberto Sarti

grazie a Stefano Casi, Franca Menneas, Beppe Ramina, Enrico Scuro

una produzione Teatri di Vita
con il sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

PRIMA ASSOLUTA

Francesco lo studente, Francesco il militante, Francesco la vittima, Francesco l’eroe, Francesco il nome su una lapide.

L’11 marzo 1977 – esattamente quarant’anni fa – Francesco Lorusso, studente e militante di Lotta Continua, veniva ucciso a Bologna durante una manifestazione da un colpo d’arma da fuoco. Un colpo sparato da un carabiniere, che fu successivamente prosciolto.
Fu l’apice tragico della stagione del Movimento del ’77 e l’inizio di una guerriglia che mise a ferro e fuoco Bologna.

A Francesco Lorusso, all’interrogazione sulla sua memoria è dedicato il nuovo spettacolo diretto da Andrea Adriatico.
C’è il bisogno di andare oltre le parole sulla lapide di via Mascarella, il bisogno di ricordare e comprendere dalla prospettiva odierna un evento traumatico per la città e per l’Italia, il bisogno di aprire un confronto con la stagione complessa e contradditoria del Movimento del ’77, il bisogno di raccontare la storia di un ragazzo che a 25 anni, con la sua morte, è diventato suo malgrado l’icona di un’epoca.

Olga Durano inizia la sua carriera al Teatro Pier Lombardo sotto la direzione di Franco Parenti. A Bologna giunge per lavorare con Nuova Scena e, tra i molti registi, con Leo de Berardinis. Inoltre fa parte del Gran Pavese Varietà con Patrizio Roversi e Syusi Blady. Per la televisione ha preso parte a numerose trasmissioni (tra cui il varietà Drive in) e fiction, sia sulla Rai che su Mediaset. Per Adriatico ha recitato in L’omosessuale o la difficoltà di esprimersi di Copi, Jackie e le altre e Un pezzo per Sport da Elfriede Jelinek, Bologna 900 e duemila.

Francesca Mazza, attrice protagonista del teatro contemporaneo italiano, ha lavorato a lungo con Leo de Berardinis con il quale ha fondato il Teatro di Leo negli anni ’80. Ha lavorato, tra gli altri, con Alfonso Santagata, Raul Ruiz, Fernando Solanas, Jacques Lassalle, Julie Ann Anzilotti, Fanny & Alexander e Pietro Babina. Con la direzione di Andrea Adriatico ha interpretato, tra l’altro, Madame de Sade, Il ritorno al deserto, Non io e il film Il vento, di sera. Ha vinto il Premio Ubu due volte, nel 2005 e nel 2010.

Gianluca Enria, attore e regista, stretto collaboratore di Giancarlo Sepe dal 1998, è stato diretto tra l’altro da Luca Ronconi (La morte innamorata), Carmelo Bene (Hommelette for Hamlet), Andrea Camilleri, Attilio Corsini, Roberto Guicciardini. Con la regia di Andrea Adriatico ha interpretato diversi spettacoli (tra cui Il ritorno al deserto, Giorni felici, Bologna 900 e duemila). Inoltre ha lavorato per il cinema, la radio e la televisione. Come regista ha messo in scena opere di Schwarz, Ripoll, Jarman.

Leonardo Bianconi, diplomato alla Scuola di Teatro di Bologna Galante Garrone, ha lavorato con Andrea Adriatico nel trittico Bologna 900 e duemila e in A porte chiuse. Inoltre è attore e autore del progetto #narrandoBO – dal web al teatro, prodotto da Caffettino area, e ha partecipato a diverse altre produzioni teatrali dirette da Pierpaolo Sepe, Michele Collina e Carlo Pasquini.

Grazia Verasani, scrittrice e cantautrice, ha la sua prima affermazione nel 1995 aggiudicandosi il Premio Recanati per la canzone d’autore, a cui seguono due album (Nata mai, Sotto un cielo blu diluvio). Più costante l’attività di autrice di racconti e romanzi, tra cui Quo vadis, baby?, da cui sono tratti l’omonimo film diretto da Gabriele Salvatores e una serie televisiva, e Accordi minori, Mare d’inverno, Senza ragione apparente. Per il teatro ha scritto From Medea, diventata anche film col titolo Maternity blues, e poi Vuoto d’aria, Vincerò e Bo Bohème diretto da Andrea Adriatico.

Andrea Adriatico compone partiture della parola e dello spazio, facendo base nella casa bolognese di Teatri di Vita creata nel 1993, incontrando drammaturgie come quelle di Koltès, Pasolini, Beckett, Copi, Jelinek, attraversando numerosi festival da Santarcangelo alla Biennale Teatro. Al cinema racconta rimozioni intime (nei film Il vento, di sera; All’amore assente) e pubbliche (nei documentari +o- il sesso confuso. racconti di mondi nell’era aids, e Torri, checche e tortellini), presentate e premiate in festival internazionali.

Biglietti verdi prezzi
intero 15 euro
ridotto (convenzioni*, + 65) 13 euro
under 30 (giovani con meno di 30 anni) 9 euro