venerdì 5 marzo 2021, ore 21

EVENTO ON LINE

Adolescenze in giallo

a cura di Katia Ippaso e Stefano Casi

cura e organizzazione Saverio Peschechera

comunicazione Laura Rodio

produzione Teatri di Vita

STAGIONE 2020-21
MASCHERINE

Dal Veneto alla Sicilia, un coro di ragazzi irrompe sul web per raccontare un anno vissuto noiosamente tra lockdown e didattica a distanza. Hanno tra i 15 e i 18 anni e sono gli adolescenti “in giallo” protagonisti dell’evento in diretta web, il 5 marzo 2021 alle ore 21. “Adolescenze in giallo” è una “inchiesta poetica” che coinvolge una decina di studenti in un viaggio tra passato e futuro, sconforti e speranze, all’insegna di un colore simbolo di questi mesi segnati dalla pandemia, ma che richiama anche il “mistery” o i paesaggi di Van Gogh.

Vengono da Roma, Bologna, Napoli, Torino, ma anche da Enna, Barletta e dalla provincia veronese. Sognano la danza o la musica, hanno sofferto la solitudine e la distanza, hanno scoperto l’informazione e la politica, gridano la loro vitalità dallo schermo di un computer. Chi sono gli “adolescenti in giallo” di questo inizio 2021?

Il mondo dell’adolescenza sta vivendo il periodo dell’emergenza pandemica in modo particolarmente traumatico, non solo per le caratteristiche che coinvolgono l’intera popolazione, ma per elementi specifici, a cominciare dalla socialità (determinante per lo sviluppo della persona in questa età) e dall’istruzione (altrettanto fondamentale).
Gli adolescenti subiscono obblighi di distanziamento che coinvolgono corpo e psiche nel momento di maggior trasformazione e crescita, con conseguenze che non siamo oggi in grado di valutare. Inoltre, la socialità e l’istruzione sono compresse nel canale digitale e nella connessione on line in maniera abnorme, incentivando e legittimando una tendenza già in atto e già dalle conseguenze complesse e delicate.
Questa età è particolarmente al centro dell’attenzione della politica (nelle scelte scolastiche) e del mercato (nella proposta digitale), ma difficilmente ha l’occasione di esprimersi e auto-rappresentarsi al di là di situazioni occasionali.

“Adolescenze in giallo” dà voce a 9 ragazzi e ragazze tra i 15 e i 18 anni, attraverso lo strumento della scrittura e della performatività: non un’inchiesta giornalistica, ma un’inchiesta poetica, che permetta di portare alla luce la voce di adolescenti “reclusi” – dopo un anno di lockdown, didattica a distanza, corteggiamenti e demonizzazioni –, attraverso le loro parole, le loro azioni, le loro scelte di auto-rappresentazione: un evento corale di individualità che reclamano attenzione.
In giallo, come il colore liminale dei quadri di Van Gogh, come il colore sospeso di una narrazione ‘mistery’, come il segnale del semaforo tra il movimento e lo stallo, come il colore delle ormai familiari “zone” in cui è divisa l’Italia, dove il “giallo” rappresenta la soglia in bilico tra l’arretramento restrittivo dell’“arancione” e la libertà del “bianco”.

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