sabato 13 aprile 2019, ore 20:00
domenica 14 aprile 2019, ore 17:00

posti limitati

(incontro con l’artista al termine dello spettacolo di domenica)

ABRACADABRA

Incantesimi di Mario Mieli

[studio #3]

di e con Irene Serini

luci e suono Caterina Simonelli
organizzazione e produzione Maurizio Guagnetti

nell’ambito del programma di Residenze Artistiche
in collaborazione con Regione Emilia Romagna e MiBAC

PRIMA NAZIONALE

Mario Mieli ha attraversato gli anni 70 da attivista omosessuale, da intellettuale, da scrittore, da performer, perfino da alchimista… Un prisma ricco di sfaccettature che riflette il suo pensiero di liberazione sessuale: “tutti gli uomini sono donne e tutte le donne sono uomini”. Con il suo “Elementi di critica omosessuale” ha dato il via anche in Italia ai “gender studies”, ma è impossibile relegare il fondatore del pensiero transessuale a una sola identità. A entrare nel suo mondo e a provare a raccontarlo e a raccontarne la forza contemporanea è Irene Serini, in uno spettacolo in cui la narrazione si sposa con la sfida allo spettatore ad abbandonare pregiudizi e stereotipi per addentrarsi in una nuova visione. Lo spettacolo stesso è una sfida, nel senso che è un percorso di “studi” (il primo risale al giugno 2017, all’interno di un festival milanese) che ogni volta ricombinano gli elementi della vita e del pensiero di Mario Mieli, morto suicida nel 1983, all’età di 30 anni.
Un progetto “fluido” per parlare di una personalità che ha saputo sottrarsi alle ingessature delle definizioni.

Affrontare Mario Mieli era come avere a che fare col mercurio, sfuggiva da tutte le parti! Il teatro è tutto sommato un luogo tranquillo, dove non si fa che ripetere il già detto, dove tutto appare più bello se illuminato da un fascio di luce che spunta al momento giusto, dove si muore per gioco e si resuscita di continuo, e si raccontano storie… ma che storia vuoi raccontare, se il protagonista appare e scompare mutando il suo apparire? Se col suo vissuto urla pure da morto, che non ci sono più modelli da seguire, che non ci sono più storie da raccontare, che non c’è più inizio, né svolgimento, né fine, che l’unico tempo rimasto è quello del salto nell’altrove. (Irene Serini)

Irene Serini, dopo il diploma d’attrice alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano, riceve il Premio Hystrio alla vocazione. Lavora con Luca Ronconi, Tonino Conte, Serena Sinigaglia, Alessandro Marinuzzi, Giole Dix e molti altri. Scrive e interpreta il monologo “Moana Porno-Revolution”, indagando con ironia e delicatezza sulla sessualità anni 80. Realizza diversi progetti legati ad identità di genere e sessualità. Prende parte a svariate produzioni cinematografiche, tra cui “Gli anni amari”, il nuovo film di Andrea Adriatico dedicato a Mario Mieli e attualmente in postproduzione. Scrive i libri “Racconti in bilico” e “Caleidoscopic*”, storie d’amore ridicole e fallimentari.