
Queer cinema for Palestine
No Pride in Genocide
Abgad Hawazì di Robin Riad (CND 2024)
Out of Gaza di Seza Tiyara Selen, Jannis Osterburg (D 2025)
Blood Like Water di Dima Hamdan (PAL 2023)
a tangled web drowning in honey di Tara Hakim & Hannah Hull (CND 2023)
Aliens in Beirut di Raghed Charabaty (LBN-CND 2025)
Palcorecore di Dana Dawud (PAL 2023)
I never promised you a Jasmine Garden di Teyama AlKamli (CND 2023)
Don’t take my joy away di Omar Gabriel (LBN 2024)
presentano Priscilla e Stefania Minghini Azzarello (Assopace Palestina)
Questi film sono presentati nell’ambito della rassegna “Cuore di”, realizzata con il contributo della Regione Emilia-Romagna.
martedì 17 giugno, ore 22.15
(preceduto dallo spettacolo “Sette bambine ebree“)
Per il terzo anno il festival internazionale diffuso Queer Cinema for Palestine fa tappa anche a Teatri di Vita. Si tratta dell’evento cinematografico di giugno dedicato alla Palestina a tematica queer più diffuso nel mondo: quest’anno vede il coinvolgimento di oltre 100 spazi in oltre 30 Paesi del mondo, dalla Cina all’Ecuador, con oltre 250 partner che vi aderiscono. Il programma di quest’anno prevede 8 cortometraggi di artisti queer, palestinesi e affini, che affrontano con linguaggi molto diversi – dal dramma all’animazione, dalla videodanza al cinema sperimentale – i temi del festival, sottolineando il ruolo e la posizione dell’arte nella resistenza e nella lotta per la liberazione della Palestina.
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A presentare la serata sarà Priscilla, la drag queen più famosa d’Italia, al secolo Mariano Gallo. Priscilla è la conduttrice del programma televisivo Drag Race Italia su Paramount+, ospite a Sanremo e a Celebrity Chef, ed è da sempre in prima linea contro il bullismo e l’omotransfobia, oltre ad essere attivista per la Palestina.
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Queer Cinema for Palestine, co-organizzato dalla Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (PACBI), è nato due anni fa come uno spazio etico alternativo per i registi che hanno ritirato o rifiutato di presentare i propri lavori al TLVFest LGBTQ Film Festival di Tel Aviv, sponsorizzato dal governo israeliano in risposta al pinkwashing, il tentativo di strumentalizzare i temi queer per giustificare l’occupazione e la pulizia etnica. Per questo il festival si tiene ogni anno in giugno, il mese che segna il Pride in molti paesi del mondo. E per questo, quest’anno il festival assume un valore ancor più significativo di fronte al genocidio in corso a Gaza.
In programma: lo sperimentale Abgad Hawazì della egiziano-canadese Robin Riad sull’alfabeto arabo; il corto d’animazione Out of Gaza dei giovanissimi tedeschi Seza Tiyara Selen e Jannis Osterburg su un’improbabile fuga da Gaza; il drammatico Blood Like Water della palestinese Dima Hamdan che affronta la strategia di ricatto dei gay palestinesi da parte dell’esercito israeliano; l’opera poetica a tangled web drowning in honey della palestinese Tara Hakim e dell’inglese Hannah Hull dedicata all’amore e al corpo; Aliens in Beirut del libanese Raghed Charabaty, breve storia di due giovani gay nei giorni della tragica esplosione nel porto; Palcorecore della palestinese Dana Dawud, corto di montaggio di frammenti dalla cronaca; I never promised you a Jasmine Garden della siriano-canadese Teyama AlKamli, che racconta una storia d’amore impossibile tra due donne; e infine l’opera di videodanza Don’t take my joy away del libanese Omar Gabriel, girata nel campo profughi palestinese di Shatila.
Biglietti
Biglietto giornaliero intero (spettacolo + film) 19 €
Biglietto giornaliero ridotto (spettacolo + film) 17 €
Biglietto giornaliero under30 (spettacolo + film) 9 €
Biglietto solo film 6 €
Abbonamento “Ipotesi d’amore” 39 €